venerdì 28 febbraio 2014

L'alluvione (Attilio Fiore)

Nella terra percossa
dall'alluvione,
si riapre la piaga antica
della colpa e dell'abuso.
Nel fango sprofonda
un carico di morte.
erano vite, forze e storie.
Adesso è solo terrore
e devastazione,
mentre l'uomo sconfitto
si prostra e geme.
L'arroganza si fa dolore,
lo squilibrio con la natura,
disfatta.
Sulle falde assaltate
dal cemento,
la furia delle acque
inonda con ferocia
le bieche certezze
delle ingegnerie insolenti.
Le macerie orrende
scorrono nel pantano:
e segnano un'altra tragedia
dell'uomo-contro!
Domani?
Domani chissà
se ci sarà un arcobaleno
su questi orrori!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Poesia ambientalista, degna di attenzione. Interessante tematica! Un plauso ad Attilio. Loretta61 - Imperia