La mia terra
non ha più gli occhi
per piangere.
I suoi campi non fanno più
crisantemi per novembre.
I suoi campi non hanno più
niente da dare.
La mia terra
s'è fatta di granito
duro duro.
E tutto si frange su di essa:
la gioia come il dolore.
Né sorrisi né pianti,
ma un silenzio rassegnato.
La mia terra
non ha più niente da perdere,
neanche da guadagnare
La mia terra
non ha più storie
da dire.
Le storie che ha detto
nessuno le ha sentite
Povera mia terra
nessuno le dà la mano.
Povera mia terra
tutti le sono contro
ora che non ha più gli occhi
per piangere..
Ed io per questo piango.
Le mie lacrime con mille altre
faranno morbida
la mia terra
come la schiuma candida
del suo mare.
1 commento:
Bellissime parole. Una poesia che esprime l'amore e il senso della disperazione per la propria terra, bella ma con tanti problemi sociali. Scritta 50 anni fa, non è scalfita dal tempo. E' di un realismo attuale! Attilio la tua vena creativa non è databile! Complimenti! Lorenzo da Battipaglia
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