sabato 8 febbraio 2014

Amore languido (Attilio Fiore, poesia giovanile)

Ritornai
dopo un lungo cammino
per il mondo.
Al mio ritorno,
le tue labbra c'erano
ad attendermi.
Ma non baciai
quelle labbra imploranti.
Ti voltai le spalle:
non avevo più cosa darti.
Avevo tutto sciupato
strada facendo.
Mi restava soltanto la pelle.
Una pelle smunta
senza niente dentro:.
la vita si struggeva
nei rimpianti,
nelle apatie dell.'ansia.
Ma tu mi volevi, lo stesso.
Mi dicevi. "ti salverò
con l'amore!" Ed era grande
il tuo amore,grande
quanto il cielo.
Ma cosa t'avrei potuto
dare in cambio?
Un corpo stanco, disanimato.
Perciò continuai
a voltarti le spalle.
Ti lasciai con il cuore
che ti scoppiava in petto.
Anch'io mi tormentai:
piansi con poche lacrime
ed un immenso dolore
.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una triste storia d'amore: con lui disperato ed una lei che tenta di dargli aiuto ed affetto.Storia d'altri tempi? Forse oggi l'amore non ha i toni languidi della poesia. Immaginiamo che,al di là, della conclusione pessimistica rappresentata dall'autore, ci sia un lieto fine.Sandra - Orvieto.