martedì 4 febbraio 2014

Il ricordo infinito di te (Attilio Fiore)

Poi, il silenzio si fa pietra
e la solitudine riempie ogni attesa.
Il coro delle speranze si dilegua
nell'eco illusorio  delle suggestioni.

Il dovere di vivere è usbergo forte
contro gli assalti delle avversità.
Nei viali del mio coraggio
non temo agguati.
So respingere le falsità delle lusinghe
con le diffidenze del mio dolore.
So riconoscere le simulazioni della perfidia
con l'esperienza triste degli inganni patiti.

Non è più tempo  per nuove passioni!
L'amore resta nelle lacrime che si staccano
dal ricordo infinito di te...........

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono una tua lettrice. C'è molta tristezza nei tuoi versi. Vivi una realtà dove la solitudine, il rimpianto per un amore perduto e la delusione per un torto subito, ti fanno stare male! La tua poesia rappresenta tale disagio. Sei bravo. Nel tuo amaro realismo si scorge il coraggio di un uomo vero! Forza! Ti ammiro. Antonella - Bagheria

Anonimo ha detto...

Il tema della solitudine è sempre prevalente nelle tue poesie. Eppure, un uomo sensibile come te, non dovrebbe avere alcuna difficoltà a trovare una compagnia piacevole e graziosa! Sei sentimentale e garbato nelle tue tue espressioni- Complimenti! Un sorridente saluto - Paola da Riccione

Anonimo ha detto...

Attilio sei un poeta raffinato nello stile e nella ispirazione. La tua scrittura tocca contenuti esistenziali coinvolgenti. L'uomo oggi, in un mondo dove prevale l'apparenza ed il narcisismo, vive nell'affannosa ricerca del vero amore, lontano dagli inganni di un benessere materialistico. Ciao. Bruno da Mantova