venerdì 14 febbraio 2014

Di giorno (Attilio Fiore)

Di  notte s'accentua convulso,
dentro le irrequietezze dell'anima,
il desiderio d'amare, spinto
dalle immagini fatue
del pensiero.

Nell'oscurità smaniosa
s'affaccia  una cometa,
che non sa dove andare
e si ferma stanca e smarrita.

Anch'io fermo e smarrito
attendo un sorriso, una carezza
il sussurro ansante
di una  bocca innamorata
che s'avvicini alla mia.

Ma è già giorno
e si sfaldano i sogni.
S'avvera la vita:
la forza torna a pulsare
contro le  foschie residue
delle notturne vaghezze.

Di giorno, basta
un cielo con qualche nuvola,
una donna con qualche ruga,
per adornare di vera felicità.
questa mia vita,
scarna, ormai scolorita..




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per il giorno di S. Valentino, la vena poetica di Attilio tocca il tema della malinconia. Una malinconia su cui s'affaccia l'attesa di una felicità vera. Un abbraccio all'autore. Liù- Portici (Napoli)

Anonimo ha detto...

Il giorno cancella, nella luce della realtà, i tumulti della notte. Notte di desideri convulsi e di immagini, nate da pensieri problematici. Notte e giorno fanno parte della vita. Nella poesia si fondono nell'attesa della felicità vera, Donatella56