C'è aria poco festiva in giro. Nelle città un tenue e dimesso luccichio, indica la scarsa voglia di fare acquisti per le strenne natalizie. La crisi ridimensiona lo sfarzo consumistico, e si torna alla forzata parsimonia del dopoguerra.
La nostra economia è ancora in piena convalescenza e tarda a riprendersi. Il capitalismo ha esaurito le sue spinte propulsive in ambito occidentale, intrecciandosi con i fenomeni della globalizzazione.Le variazioni dei mercati azionari sono condizionate da un'attività finanziaria derivante fondamentalmente dalle strategie speculative che hanno origine nelle nuove e potenti energie economiche delle nazioni asiatiche.In quella parte del mondo germoglia una ricchezza di dimensioni planetarie che ha sopraffatto l'egemonia occidentale.
Se a questo s'aggiunge che, unitamente agli effetti recessivi della crisi, il sistema, per quanto riguarda le vendite a dettaglio, si sposta con sempre maggiore diffusione nel vasto reticolato delle offerte "on line", si riesce a comprendere perchè molti negozi chiudono, rendendo le strade buie e togliendo lavoro a gran parte dei lavoratori addetti al commercio.
Questo Natale in sordina, quindi, è un led che segnala il forte calo del potere d'acquisto del reddito di cui dispone l'italiano medio.La politica sembra più confusa che persuasa. Gli inciuci per impantanare le riforme più urgenti, sono sempre in agguato.I fermenti antieuropeisti dilagano dappertutto nell'eurozona.La contestazione che in Italia si acuisce di giorno in giorno, scegliendo come punto di raduno strategico la Capitale, pare non desti eccessive preoccupazioni nei palazzi del potere pubblico. E' un fine d'anno austero dominato,peraltro, da una tassazione vorace ed ingiusta. Un Natale - però - allegro e normale per i benestanti delle caste.
3 commenti:
E ringraziamo sempre i nostri sindaci, per le decorazioni natalizie che lasciano per strada con cumuli di immondizia piuttosto che con Alberi adornati a festa e che sovrastano in alcuni casi anche la normale decenza stradale .
Marione
Nessuno sostituirà mai il mio negozietto di fiducia .
Non sono un bravo surfer o navigatore che dir si voglia, quindi male mi accosto all'acquisto su Internet.
l'importante è in ogni caso trascorrere le vacanze in famiglia .
Durante la crisi, la famiglia è davvero una buona medicina .
Francesco
Per me la crisi non esiste .
Io metto sempre 20€ di benzina e quindi i soldi che spendo sono sempre quelli .
UzzuTanino_X
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