giovedì 16 gennaio 2014

Filosofie dell'essere (Attilio Fiore)

Sono lontani i tuoi occhi.
E' lontano il tuo viso.
E' lontana da me la tua vita.
Quando raramente ti sfioro
mi sfuggi e te ne vai.

Ma non sei tu il tormento
Sei solo un altro tratto
del mio cammino tra le asperità
dell'incomprensione.
Vorrei adesso rilassarmi e tuffarmi
nelle morbidezze della rassegnazione.

Senza pensieri, è un disincanto
scivolare nel fatalismo agnostico
delle disillusioni e delle dimenticanze.
Di giorno in giorno, andare avanti
dentro un'oasi metafisica.
Sentire, così, affievolirsi
le tensioni degli assolutismi.

Nella plaga di una serena laicità.
è propizio riprovarci...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Buttati sempre

Marione

Anonimo ha detto...

Non l'ho capita proprio !

Giusy Trebbonin - (TV)

Anonimo ha detto...

Marione è stato sibillino nella sua risposta.
L'autore ha inteso esprimere attraverso metafore filosofiche un disagio esistenziale che tenta di superare ricercando nuovi spazi rigenerativi .
Si tratta di un componimento a mio avviso molto profondo che utilizza un linguaggio interessante .

Lino

Anonimo ha detto...

La poesia si esprime attraverso parole e metafore .
Il poeta, in questo caso, usando un linguaggio molto personale ha voluto significare un momento di acuta riflessione per uscire da una difficoltà esistenziale .

Lino

Anonimo ha detto...

Io continuo a non capire !
Scusate

Giusy Trebbonin - (TV)

Anonimo ha detto...

Cosa non capisci? Esprimi le tue perplessità ed i tuoi dubbi.
Forse il linguaggio non è di tuo gradimento. Lo ritiene ostico ed ampolloso?

Lino