martedì 18 marzo 2014

Renzi non si lasci irretire dal conformismo ! (Attilio Fiore)

L'incontro Renzi-Merkel del 17 scorso,rappresenta, purtroppo, per il nostro Paese, la solita minestra riscaldata. I paletti delle  restrizioni sono rimasti fermi. La Merkel si è congratulata con il nuovo primo ministro italiano, per l'atteggiamento di cordiale ubbidienza espresso nei confronti del potere economico tedesco. Insomma la posizione remissiva del governo italiano, con qualsiasi premier,è sintomatico di una sudditanza politica e psicologica!
La Germania vuole che l'economia dei paesi più disagiati, sia sempre più compressa in una logica di austerità. Ciò per consentire all'euro-marco di mettersi al riparo dagli effetti inflazionistici dei debiti sovrani. Insomma è la solita solfa! Per cui,in modo penosamente monotono, l'economia europea  deve rassegnarsi a sottomettersi alle severità  di una Germania egemone e tetragona. A questo punto, se il giovane Renzi non dimostra di rappresentare in modo audace, le reali esigenze della nostra situazione economica, occorre prepararsi per una nuova competizione elettorale.Occorre un atto, cioè, che ridia, secondo i canoni della democrazia, voce ai cittadini, vessati da una tassazione eccessiva e dalle incrostazioni recessive del cronico  sottosviluppo in cui versa il Paese. .
Se non muta il rapporto con l'UE, la tanto attesa crescita economica, sarà una chimera; una vuota utopia, vagheggiata da chi si ostina a credere nella validità dell'attuale europeismo. C'è da dire, senza però essere pessimisti, che questa prima apparizione del rampantismo renziano ,nello scacchiere europeo, abbia dato l'impressione di un inatteso flop. La Merkel si è limitata a prendere atto delle buone intenzioni programmatiche del governo italiano, guidato da un rottamatore. Il quale, pare, abbia smesso di rottamare per farsi irretire dalle astuzie tedesche.
Sul fronte interno Renzi deve dimostrare di attuare seriamente le riforme che servono agli italiani dei ceti medio-bassi, per uscire dalle drammatiche difficoltà dell'impoverimento.L'allentamento della pressione fiscale (il cosiddetto cuneo)  per i salari di modesto importo, è un segnale apprezzabilissimo. Però va accompagnato da un'equa distribuzione delle risorse, attraverso l'attuazione di una politica di ferreo contenimento della spesa pubblica. In primo luogo è urgente abbattere i picchi iperbolici delle alte retribuzioni e delle scandalose pensioni d'oro.Con i risparmi derivanti da detti abbattimenti, si potrebbero costituire utili fondi per dare vita a forme d'investimento a favore del bistrattatissimo settore giovanile, sia a livello formativo che lavorativo.
Prima di andare a rendere visita alla cancelliera tedesca, Renzi avrebbe dovuto aggiustare, con procedura d'urgenza, le tante storture che impediscono allo Stato di funzionare in modo produttivo. Ciò per migliorare la qualità dei servizi a vantaggio della collettività!.
Le raccomandazioni  della leader-ship tedesca, che dirige l'economia dell'UE, rivolte ai nostri governanti hanno sempre toni moralistici ed accusatori! E' ora di finirla!
Il potere finanziario tedesco( che ha fruito dei benefici dell'euro, in quanto equivalente all'indice valutario dell'ex marco!) esca allo scoperto! Dica,chiaro e tondo,che vuole un' UE a  immagine e somiglianza della Germania! Cosa che va respinta in modo netto!
Ritornando alla politica interna, si rileva con preoccupazione che, per fare fronte alle aperture sulla detassazione del cuneo fiscale,  già si preannuncia  una nuova stangata sulla casa, la TASI. Che riguarda l'aumento della tassa locale fino al 3,3 per mille per l'abitazione principale e fino all'11,4 per mille sugli altri immobili.
Renzi non si lasci prendere dalle manie  fiscaliste dei suoi predecessori, Monti e Letta!Abbia la forza di rompere gli steccati della mitezza e del dubbio lentocratico. Dia avvio, senza indugio, ad una politica che porti il Paese al reale e stabile superamento della crisi. Una politica che sia di monito a questa scialba UE, affinchè si realizzi, di concerto con gli altri Stati dell'eurozona, un riassetto economico equilibrato e solidale, nell'interesse delle popolazioni europee.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Attilio Fiore ha posto l'accento, soimmessamente, sulle incoerenze di Mastteo Renzi. Un leader che ha promesso di "sfasciare il mondo" prima di farsi largo nel PD e che, adesso, nel ruolo di premier, sta dimostrando moderazione ed adattamento alla politica tradizionalista e paludosa.
Speriamo che non sia così!! Con D'Alema pare non abbia mai litigato: ma la politica è l'arte del compromesso! Non ci si può fidare di nessuno; oppure è troppo presto per giudicare! Vedremo.... Ferdinando da Pesaro