Dea di una notte, d'inverno,
con un cielo di nuvole
e la pioggia battente sui vetri,
a parlare della vita
tua, candida e gioviale.
Sogno brillante
dei tuoi occhi.
Pianeta ospitale:
unico, di un universo
appena creato.
Parole mai pronunciate
Parole nuove, inventate
nel puro fraseggio di un dialogo
metafisico che sfiora
i confini dell'estasi
Non c'è materia
nello spazio innocente
segnato dai nostri corpi,
che alitano d'amore e di fede.
C'è l'impalpabile gioco
di armoniose assonanze;
il perdersi felice
nell'intreccio ascetico
di segmenti radiosi;
il vibrare pacato
di una tremula goccia
da poco caduta;
il tepore gioioso
di una notte insieme
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