Sui crinali obliqui
di quest'ansia,
si consuma la repressione
della gioia e dell'amore.
Poi, a valle, si cade
nei misteri irti
della solitudine.
Ancora, però, si vive
sul palpito tenue
della commozione e del ricordo.
Sui ruderi adorati
non è finita la liturgia
dell'essere!
Persistono suoni e voci
nel concerto, seppur lontano
dal preludio.
Suoni e voci stemperano l'attesa
nelle note di una melodia bonaria.
Qualche carezza, qualche bacio
in fondo al cuore,
che non arretra e non s'arrende....
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