lunedì 12 novembre 2018

Bisogna pregare (Attilio Fiore)

Già le luci dell'alba
spezzano i tormenti della notte.
Sui sentieri del giorno
vado impacciato, senza meta.
Nel cuore s'annidano i fantasmi
delle felicità perdute.
Non so quanta strada resta da fare,
ma è tanta la malinconia:
e' la vestale di un tempio
posto sulle alture del silenzio,
dove i brividi del nulla
fiaccano l'anima.
E' una sfida disarmata
questo andare statico
verso l'inconsistenza e l'apatia
Ma anche questa e' vita...
da recuperare, da non perdere.
Bisogna pregare.....

martedì 11 settembre 2018

Visse e piacque... (Grazie, Gianni)

Gianni,
visse e piacque.

Il piacere della vita
è una stella che brilla
di vivide e sacre armonie,
sfidando e battendo
il buio orrido
della scomparsa eterna.

Questo piacere
Gianni l'ha ghermito
con la passione
di un linguaggio schietto;
con la sapienza
di una cultura
pronta, intraprendente;
con la caparbietà
di un carattere
senza arrendevolezze
senza paure.

Il male l'ha fiaccato.
Brutalmente ha offuscuto
una giovinezza solare.
Ma i sorrisi e le amene goliardie
di quella giovinezza.
sopravvivono in un ricordo
sereno e brioso

Gianni
visse e piacque.

Piacque e... piace
come un raro picco
roccioso
che svetta gagliardo
verso i cieli beati
della semplicità e dell'amore

Grazie, Gianni.....

(A.F.)

venerdì 22 giugno 2018

L'ouverture (Attilio Fiore)

Sono qui disperso
in questo immenso spazio museale,
atterrito tra gelidi sguardi marmorei
e stucchi esangui  stagliati
su arcigne pareti imbrattate.

E' l'incubo che s'impossessa
dei sogni,mentre si ribellano
pensiero e ragione.

Scalpitano improvvise le fantasie
come guerrieri in battaglia.
Si rivolta la sfinge immota dell'assuefazione
e si fa bestia ardita con artigli e zanne.

Uscire.....
Uscire dall'abbandono e dal deliquio.
Farsi strada per vivere ancora e fuggire
dalle prigionie dello sfinimento,
della decadenza.

E' forte stare addosso alla vita
e sentirla con amore
battere nell'anima
E' forte stare dentro la luce
e le sue armonie
con l' ouverture del primo vagito...



sabato 24 febbraio 2018

Tempo avaro (Attilio Fiore)

E' una palude di pulsioni
lente ed impacciate
quest'attesa arcana
che scivola affannosa
sul pendio aspro del disincanto.

Il cuore afflitto stenta
a coniugarsi col sentimento.
Nei muscoli e nei tendini
ristagna debole il ritmo
delle audacie,

Ma il sogno resta tenero e garbato.
portando, nei suoi anfratti quieti,
le fragranze di desideri mai sopiti.

Si rincorrono ancora
le visioni gaie e toste
delle care lontananze,
mentre il tempo avaro
poco concede al presente,
ansioso e sterile.