Dentro questo pensiero
s'agita un delirio
che conduce la mente
lontano.
E l'alito del dubbio si ferma
sui ruderi di civiltà antiche
Non so
se ripartire o sostare.
Non so
se concitarmi nella pugna
o placarmi
nella rassegnazione.
C'è solo astenia
nel moto lento
che muove i lembi
dei desideri.
E mentre l'alba s'avvicina,
s'avventa ancor più
lo smarrimento
sopra le trame sottili
di un resistente barlume.
Ma l'alba ha già i tuoi occhi
che mi portano via
dentro esoterici arazzi
di volanti e variopinti misteri.
E nel miracolo
di nuovi dogmi,
respiro l'incanto
di meraviglie improvvise.
Si dissipa il tormento
e si ricrea il fondamento
dell'essere.
In un tripudio verdiano
il pensiero va!
Fugge ritemprato
dalle oscurità, porgendosi
forte alla luce...